mercoledì, agosto 30, 2006

IL SOGNO DELLA CITTADELLA GIUDIZIARIA.


E’ di questi giorni la notizia del blocco dei lavori, più volte sospesi, della Cittadella Giudiziaria, sogno proibito di tutti gli avvocati del nostro foro.

Dopo la travagliata vicenda,che ha riguardato i lavori nel settore civile del nostro Tribunale, il neosindaco ebbe a cavalcare il tema “cittadella giudiziaria” per assicurarsi consensi anche tra gli avvocati, giungendo ad ottenere dichiarazioni televisive esplicite di voto, da parte dei vertici dell’Ordine Forense.

La parola ordine era: “se non votate me la Cittadella non sarà terminata, nemmeno tra tremila anni” (sic!).

Sta di fatto che i Sindacati, ad oggi, lamentano proprio difetto di ascolto da parte del capo, espresso dalle recenti elezioni, dell’amministrazione comunale e – per questo – annunciano guerra aperta.

E gli avvocati?

Gli avvocati, ossia la parte che più di ogni altra ha a cuore l’ultimazione dei lavori, stanno inspiegabilmente a guardare.

Tutto questo, si badi bene, ad onta di una delibera adottata dalla assemblea generale dei colleghi, tenutasi sin dal luglio 2005, che – su proposta di chi scrive – aveva deliberato all’unanimità di costituire una commissione di vigilanza, costituita da avvocati, che potesse sorvegliare l’andamento dei lavori e spingere per la loro sollecita ultimazione.

Non siamo in grado di confermare se questa commissione sia stata costituita o meno dalla maggioranza che, attualmente, regge le sorti dell’Ordine Forense, però è sicuro che nulla è stato fatto per intervenire nella situazione, che sta diventando stagnante.

Potranno i nostri figli lavorare nella nuova cittadella giudiziaria?

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