martedì, marzo 20, 2007

LA PICCONATA DI COSSIGA.


"Per rimorsi di coscienza, per dissuadere il Ministro della Giustizia da mandare a Potenza inutili ispezioni e per difendere da ingiuste accuse le autorità giudiziarie di Potenza, mi presenterò domani alla Procura della Repubblica di Roma per confessare che sono stato io a consegnare ai giornali verbali e anche intercettazioni telefoniche dell’inchiesta su "Vallettopoli" dopo essermi introdotto di notte nel Palazzo di Giustizia e aver fotocopiato con una fotocopiatrice portatile i documenti e copiato con una sofisticata apparecchiatura le registrazioni telefoniche".

Francesco Cossiga

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