martedì, maggio 15, 2007

Festa di Sant'Ivo di Bretagna (Patrono degli Avvocati).


Tra poco (secondo alcuni il 17 maggio, secondo altri il 19 maggio) si festeggerà il nostro Patrono e Protettore: sant'Ivo.

Ivo (Yves in francese) Helory de Kermartin (Patrono degli Avvocati), nacque nel castello di Le Minihy presso Tréguier il 17 ottobre 1235.

Era figlio di un modesto gentiluomo, fu allevato piamente da sua madre, fino ai 14 anni, quando partì per Parigi dove studio' a Parigi alla Sorbona e fu discepolo di San Buonaventura, poi si spostò ad Orleans per studiare diritto.

A 27 anni passò al servizio dell’arcidiacono di Rennes, come ufficiale di giustizia ecclesiastica, ma dopo un po’ il suo vescovo lo chiamò presso di sé per la stessa carica, consacrandolo sacerdote malgrado Yves si sentisse indegno.

Nel tribunale divenne il rifugio, l’avvocato di tutte le cause dei poveri ed infelici, istituendo per primo il patrocinio gratuito; il suo castello divenne un ospizio per i mendicanti ed i poveri della regione.

Lasciò la sua bella veste di ufficiale giudiziario e indossò il camice di stoppa e la tunica dei contadini, diede ai poveri la sua unica sottana, dormì sulla paglia e sulla nuda terra.

Sempre oberato di incarichi, riusciva a predicare in diverse parrocchie, che raggiungeva a piedi.

Scrisse molto sulle leggi, e il suo "Decretum" ebbe una notevole influenza sul diritto canonico.

Dalle sue parti ancora aleggia il detto "Sanctus Yvi erat Brito / Advocatus et non latro / Res miranda populo" (Sant'Ivo era Bretone / avvocato e non ladro / una meraviglia agli occhi del popolo), frase che la dice lunga su quanto si pensava (….allora, ma anche oggi!) della professione forense.

Stanco e piegato dalle mortificazioni corporali, malato, Ivo rinunciò al sacerdozio e si dedicò totalmente ai poveri, compiendo per loro molti miracoli.

Nel 1298 si ritirò nel suo castello di Kermartin dove, nel più grande squallore, morì il 19 maggio 1303, pianto da tutti i suoi beneficati.

La sua fama di santità era così grande, che la folla si spartì i pezzi delle sue misere vesti, per farne delle reliquie e già da quel giorno il popolo, il clero, le autorità, i duchi Giovanni III e Carlo di Montfort, il re di Francia Filippo di Valois, reclamavano la sua canonizzazione.

La procedura fu rapida a testimonianza dell’ammirazione di tutti per la sua vita e venne dichiarato santo il 19 maggio 1347 da papa Clemente VI.

Dalla sua morte, non vi fu in Bretagna un santo più popolare di lui, ebbe sin da allora un culto straordinario, diffuso specialmente dai marinai brettoni, in tutti i luoghi ove sbarcavano, perfino in Canada: s. Yves dei brettoni era il loro santo nazionale.

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