mercoledì, maggio 16, 2007

I magistrati voleranno in business class.

È una questione di stile. Non sia mai detto che mentre i direttori generali dell'amministrazione viaggiano in business class, il ministro della giustizia mandi in giro i suoi magistrati in missione all'estero in economica. Vabbé stringere la cinghia, ma perché sopportare questa discriminazione?

E così ecco in arrivo la norma che sana questa incresciosa disparità, incastonata tra quelle che ridisegnano il futuro ordinamento della magistratura, che permette ai magistrati dai nove-dieci anni di anzianità in poi di viaggiare all'estero in business class (comma 52 dell'articolo 7 del ddl Mastella).

Tutto in barba all'originaria previsione di morigeratezza contenuta nella Finanziaria 2006 che aveva stabilito, ai fini del contenimento della spesa pubblica, il rimborso al personale appartenente alle amministrazioni delle spese di viaggio in aereo nel limite delle spese per la classe economica.

Norma che, come si vede, piano piano sta erodendo il suo ambito di applicazione. Insomma, se passa la Mastella, in missione all'estero (magari per una rogatoria o per una riunione a Bruxelles) si andrà belli comodi.

Peccato che il servizio bilancio del senato abbia storto il naso, chiedendo che il governo chiarisse l'onere che deriva da questa misura ´considerato che al richiamato dispositivo previsto dall'articolo 1, comma 468 della legge finanziaria 2007, risultavano correlati precisi risparmi attesi sui saldi di finanza pubblica'.

E l'effetto correttivo, peraltro, non era neanche di poco conto visto che era stato stimato in 1 milione di euro nel triennio 2007/2009.

Ma chi paga?

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