martedì, settembre 25, 2007

ISPETTORI A MASTELLA: TRASFERIRE ANCHE GIUDICI DI POTENZA.


Roma, 24 set. (Apcom) - Erano in tutto cinque i magistrati che dovevano essere trasferiti d'urgenza dalle loro sedi, secondo gli ispettori del ministero della Giustizia: non solo il capo della Procura di Catanzaro Mariano Lombardi e il Pm Luigi De Magistris, nei cui confronti il Guardasigilli Clemente Mastella ha chiesto il trasferimento alla sezione disciplinare del Csm, ma anche i Gip di Potenza Alberto Iannuzzi e Rocco Pavese e il sostituto procuratore del capoluogo lucano, Vincenzo Montemurro.

Richieste, queste sui magistrati della Basilicata, che Mastella per il momento non ha accolto.

A carico dei tre magistrati lucani, a giudizio degli 007 di via Arenula, ci sarebbero condotte ugualmente gravi per le vicende legate all'inchiesta sulle toghe lucane.

Al Gip Iannuzzi, in particolare, gli ispettori contestano una "sequela di accuse pretestuose e infondate" mosse nei confronti del procuratore generale di Potenza Vincenzo Tufano e di altri due colleghi non solo durante l'ispezione, ma anche quando è stato ascoltato come persona informata sui fatti da De Magistris.

Un comportamento che, sempre a loro giudizio, dimostrerebbe che Iannuzzi ha violato i suoi doveri compromettendo anche la sua credibilità e quella dell'amministrazione della giustizia.

A tutti e tre i magistrati lucani gli ispettori di Mastella contestano di aver segnalato "fatti e condotte di assoluta gravità" a carico di colleghi e professionisti; "prospettazioni accusatorie e censure" basate "prevalentemente non su conoscenza diretta dei fatti ma su notizie giornalistiche, 'sentito dire', voci correnti, notizie riferite, sospetti e illazioni".

Tutto ciò, per gli ispettori, dimostra i loro "comportamenti sistematicamente e gravemente sleali, scorretti e privi di equilibrio", mettendo in atto i quali Iannuzzi, Montemurro e Pavese avrebbero violato "i più elementari principi della deontologia professionale".