venerdì, ottobre 26, 2007

Governo Prodi al capolinea: la riforma delle professioni non vedrà la luce.




Il governo è ormai sull'orlo del precipizio, perciò per l'approvazione del testo Mantini-Chicchi non ci sono più le condizioni politiche sufficienti.

Questa la reazione unanime di opposizione e ordini al nuovo progetto di riordino delle professioni scritto dai due relatori di maggioranza, Pierluigi Mantini e Giuseppe Chicchi, e illustrato l'altro ieri all'interno del comitato ristretto delle commissioni giustizia e attività produttive della camera.

E il pericoloso traballamento di questi giorni del governo Prodi sta preoccupando anche le libere associazioni, fresche però del riconoscimento contenuto nella direttiva qualifiche. Ma cominciamo dalle reazioni dell'opposizione.

Perché Maria Grazia Siliquini, responsabile delle professioni per Alleanza Nazionale, ha sferrato un duro attacco a Mantini e Chicchi, giudicando il loro testo «pura propaganda elettorale».

«Sanno infatti benissimo», ha commentato Siliquini, «che la riforma non vedrà mai la luce perché il governo è agli sgoccioli. La maggioranza quindi sta cercando, furbescamente, di mettere le mani avanti per la ormai prossima campagna elettorale, per sostenere con gli ordini di avere gettato le basi per una buona riforma. La proposta di lasciare agli ordini la regolamentazione, inoltre, è della Casa delle Libertà».

Ma anche per gli ordini, come detto, «non ci sono più le condizioni politiche per la riforma delle professioni». E poi», ha incalzato il vice coordinatore del Cup, Roberto Orlandi (agrotecnici), «prima di qualsiasi commento vogliamo vedere cosa è stato scritto sulla direttiva, visto che ancora il testo non si può leggere. In ogni caso, anche se quella di Mantini e Chicchi fosse la migliore riforma possibile il centrodestra non la farà mai passare, per non regalare voti all'attuale maggioranza in vista di eventuali elezioni. Politicamente, non vedo proprio le condizioni sufficienti perché il testo vada avanti».

È preoccupato anche Giuseppe Lupoi, coordinatore nazionale del Colap (che riunisce la maggior parte delle associazioni).

«Mi pare un buon testo», ha spiegato, «ma siamo molto preoccupati per i tempi perché il governo sembra ormai in via di estinzione».

Gabriele Ventura

Articolo tratto da: Italia Oggi