mercoledì, dicembre 05, 2007

Il metodo “Tafazzi”.


Il personaggio Tafazzi, noto per il suo autolesionismo, non appartiene solo al cabaret: la tendenza a farsi del male è diffusa e gli esempi potrebbero moltiplicarsi.

Ci preme qui sottolineare una singolare vicenda, legata al mondo dell’Avvocatura salernitana.

Nel silenzio e nell’indifferenza generale, c’è una delle tante associazioni forensi localistiche che oramai imperversa su tutto e tutti, per motivi che intuiamo (…ma taciamo per carità di patria!).

E’ noto l’abbandono in cui versano tutte le Sezioni distaccate del Tribunale di Salerno, eppure - per il locale COA – tra tanti figli illegittimi abbandonati, v’è una sola "figlia prediletta".

Tanto prediletta da essere sovrarappresentata nel Consiglio e da controllare, a briglia sciolta, il sito internet degli Avvocati di Salerno (che oramai dovrebbe chiamarsi “ORDAVVEB”), divenuto la cassa di risonanza per le mire scissionistiche della Sezione stessa, che aspira a diventare Tribunale autonomo.

Che la “figlia prediletta” diventi Tribunale autonomo ci va bene.

Quello che ci disturba e che il “separatismo”, nel silenzio assoluto dei Consiglieri Salernitani, dovrà necessariamente nutrirsi di uomini e mezzi sottratti al Tribunale di Salerno, già ridotto al lumicino.

Rientra, perciò, nel metodo “Tafazzi” il fatto che il sito internet degli Avvocati di Salerno, pubblichi un documento (approvato ieri dai “separatisti”) ove si legge testualmente:

“- che la sede centrale di Salerno del Tribunale, pur avendo un bacino d’utenza ed un carico di lavoro di entità assolutamente equivalente a quella della stazione staccata di Eboli, dispone di ben quattro sezioni civili, con oltre venti magistrati togati, di ben tre sezioni penali, con oltre dodici magistrati togati, di un numero consistente di magistrati per il penale monocratico, di moltissimi giudici onorari;

- che tale disparità di organico, assolutamente non giustificata alla luce dell’indubbia equivalenza del carico di lavoro dei due Uffici Giudiziari, esiste anche nel settore amministrativo posto che mentre la sede centrale può contare su diverse decine di funzionari ed impiegati la sezione staccata si avvale di appena 18 unità effettive, a fronte delle venti in organico”.

Le prossime elezioni per il rinnovo del COA di Salerno, potrebbero essere l’occasione per discutere anche di questo e per verificare di chi siano le responsabilità di questo paradossale stato di cose.