domenica, aprile 06, 2008

Gli Avvocati lamentano le scarse garanzie del nuovo sistema di riscossione tributi.

Roma, 5 apr. (Apcom) - Gli avvocati criticano la riforma della riscossione, che amplia i poteri degli agenti "senza garantire gli opportuni bilanciamenti per i contribuenti".

La riforma del 2006 è stata al centro del terzo congresso di aggiornamento professionale organizzato dal consiglio nazionale forense.

Negli interventi è stato fatto il punto sugli aspetti più problematici del decreto legge sulla consultazione dell'anagrafe tributaria, sull'accesso al domicilio, sulle nuove norme in materia di confisca e ganasce fiscali.

Secondo gli avvocati non ci sono dubbi che il legislatore non ha operato un bilanciamento tra poteri dell'autorità pubblica, contrassegnati da elevati livelli di invasività, e garanzie per i cittadini.

Gli avvocati osservano che "ci sono profili di incostituzionalità" e che alcuni aspetti sono da "stato di polizia fiscale", mentre il processo tributario non è attrezzato per garantire i contribuenti nei confronti delle misure cautelari, come le ganasce fiscali.