giovedì, giugno 05, 2008

ALFANO: PARALISI CAUSE CIVILI PESA SU COMPETITIVITA' PAESE.


(ASCA) - Roma, 4 giu - ''Abbiamo 4 milioni 925mila 850 procedimenti civili pendenti al 31 dicembre del 2007, che pesano sulla competitivita' del sistema paese''.

Il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, propone una rivoluzione informatica e di procedure per ridurre i tempi giudiziari.

Il ministro ha proposto in un'audizione alla Commissione Giustizia di creare presso alcuni uffici giudiziari idonee strutture di attribuzione di cause con valore ponderale, selezionando tipologie di processi con percorsi a due velocita' in base alla difficolta' e procedure semplificate.

Alfano ha annunciato inoltre la creazione dell'ufficio del processo che prevede un ufficio statistico a livello circondariale che monitorizzi i tempo processi, uffici informatizzati e una forte innovazione che dovra' venire dal processo telematico.

''Non penso a una riforma del codice ma a intervenire su singoli aspetti'' ha detto Alfano, che ne ha annunciati alcuni: l'unificazione dei riti ''oggi siamo a quasi 30'', abolizione del regolamento di competenza, una nuova disciplina della competenza del giudice ''per evitare che il processo regredisca per vizio di procedura'', la riduzione ipotesi di nullita', razionalita' dei tempi del processo con una sorta di calendario delle udienze, reintroduzione del tentativo obbligatorio di riconciliazione da parte di chi l'ha rifiutata senza serie motivazioni. Inoltre fissare termini per le decisioni, predisposizione di sanzioni a carico di chi nel processo allunga volutamente le procedure per trarne benefici, procedure di conciliazione alternativa per evitare il processo.

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