giovedì, agosto 21, 2008

Cassazione: l'Enel dovrà risarcire i danni alla salute provocati da un elettrodotto.


L'Enel dovrà risarcire i danni alla salute provocati dall'elettrodotto Forlì-Fano a due agricoltori di Rimini che, a causa della vicinanza dei tralicci ai loro terreni, soffrivano di emicranie.
Lo ha deciso la Cassazione penale, riconoscendo il diritto al risarcimento come stabilito da una sentenza pilota - molto contestata dalla società elettrica - emessa nel maggio 1999 dal Pretore di Rimini.
E' la prima volta che la Suprema Corte ratifica una decisione che si basa su test scientifici - condotti in questo caso su solo 15 persone, pari però alla totalità dei residenti nella zona 'inquinata' - sulla nocività delle onde elettromagnetiche in relazione a patologie minori e passeggere come, appunto, il mal di testa.
In particolare Piazza Cavour - sentenza 33285/2008 depositata il 10 agosto dalla Quarta sezione penale - ha respinto il ricorso di Sergio B., ingegnere dell'Enel responsabile della progettazione e condannato, insieme alla società, a risarcire i danni (per un vizio di forma altre 14 persone sono state escluse dal risarcimento già in primo grado) e al Comune di Rimini.
La cifrà sarà stabilita da un tribunale civile ora che si è concluso l'iter giudiziario (iniziato nel 1993) sulla responsabilità penale per il reato di lesioni colpose, dichiarato prescritto dalla Corte di Appello di Bologna (giugno 2004) ma fatte salve le conseguenze risarcitorie.

Nessun commento: