martedì, gennaio 20, 2009

La riforma delle professioni a sorpresa nel "taglia leggi" (D.L. 200/2008).


Nella decreto legge recante "Misure urgenti in materia di semplificazione normativa", pubblicato lo scorso 22 dicembre in Gazzetta, sono inseriti nell'elenco delle norme abrogate, 29 mila leggi comprese tra il 1861 e il 1944 , il decreto legislativo luogotenenziale 382/44, che disciplina il funzionamento di Ordini e Consigli nazionali, e la legge 1815/39 che regolamenta la professione forense.
Il primo ancora oggi fonda l'organizzazione e l'elezione dei Consigli degli Ordini degli avvocati e del Cnf, stabilendo di fatto la tenuta degli Albi da parte dei Consigli degli Ordini.
La legge 1815 del 1939 stabilisce invece la denominazione delle associazioni professionali e l'informazione agli Ordini; il ricorso ai tipi societari per l'esercizio della professione si conforma comunque al comma 5, art. 33, della Costituzione, ma una eventuale abrogazione comporterebbe un vuoto nella tutela della clientela, soprattutto in merito al rispetto delle regole di trasparenza.
Norme di carattere generale, dunque, a cui però la giurisprudenza faceva spesso riferimento per sanare le lacune degli ordinamenti di settore.
La semplificazione del quadro normativo è comunque suscettibile di revisione in quanto l'abrogazione delle norme è disposta a partire dal sessantesimo giorno successivo all'entrata in vigore del decreto legge.
(fonte: Il Sole24ore)

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