giovedì, gennaio 22, 2009

L’Anm: 59 uffici troppo piccoli, tagliamo i “tribunalini”.


Unire i tribunali più piccoli a quelli con almeno 10 magistrati e, comunque, tendere con accorpamenti a raggiungere il minimo di 20 magistrati in ogni sede giudiziaria: è l’intervento «immediato» che l’Anm chiede al governo per risolvere la «grave crisi di funzionalità» del sistema giudiziario e garantire una riduzione della durata dei processi.
In nome della razionalizzazione del sistema, l’Associazione nazionale magistrati sfida ancora una volta la reazione delle comunità locali, pronte a sollevarsi intorno ai propri campanili ogni qual volta si parli di chiusure.
Una ricognizione sulla consistenza degli organici nei palazzi di giustizia, fatta dalla Commissione per la finanza pubblica del Ministero del tesoro, ha accertato che 59 uffici giudiziari (il 68% di quelli di primo grado) hanno meno di 20 magistrati.
«Il primo risultato cui tendere — scrive in un comunicato la giunta esecutiva centrale dell’Anm — è quello di razionalizzare nell’immediato la dimensione degli uffici la cui sopravvivenza è del tutto ingiustificabile» rivendendo l’attuale «anacronistica» geografia giudiziaria italiana per «incidere davvero sulle inefficienze del sistema».
Come? Attraverso unificazioni successive di uffici ciascuno dei quali, «salve le peculiarità del territorio in cui operano», dovrebbe raggiungere la «dimensione ottimale minima di 20 unità».

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