lunedì, febbraio 02, 2009

Borrelli: su intercettazioni necessaria autocritica dei giudici.


MILANO (Reuters) - La nuova norma di regolamentazione sulle intercettazioni, al centro di una polemica politica, è necessaria perché se non ci sono stati forse abusi, ma c'è stato un uso eccessivo di questo strumento.
E' quanto ha affermato in un'intervista pubblicata ieri sul quotidiano “La Stampa” Francesco Saverio Borrelli, ex capo della procura di Milano e del pool Mani Pulite.
"Può darsi che la mia posizione sia impopolare ma bisogna essere autocritici. Non bisogna privare magistrati e forze dell'ordine di questo strumento di indagine ma probabilmente una riforma era inevitabile", ha detto Borrelli.
"Era necessario autolimitarsi. Non voglio parlare di abuso. Preferirei dire che c'è stato un eccesso. Un'eccessiva facilità in buona fede, nel protrarre a tempo indeterminato le intercettazioni".
Nei giorni scorsi il governo ha presentato alla Commissione Giustizia della Camera alcuni emendamenti al ddl sulle intercettazioni che ne limitano l'autorizzazione solo a fronte di "gravi indizi di colpevolezza" e per un massimo di trenta giorni - prorogabili per non oltre un mese - per reati che prevedono pene non inferiori ai cinque anni, e con multe salate per i giornalisti.

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