martedì, marzo 17, 2009

NO ALLE PROPOSTE DI LEGGE CHE VOGLIONO PRIVATIZZARE LA TUTELA DEI DIRITTI NELLA FAMIGLIA.


De Tilla, presidente Oua: “Tutte le proposte che puntano ad aumentare la collaborazione tra figure professionali contigue sono benvenute, ma tutto ciò che riguarda i conflitti all’interno della famiglia, con o senza figli, deve rimanere nell’ambito della giurisdizione, con le garanzie che solo i giudici togati e gli avvocati possono fornire”.
L’Assemblea dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura Italiana, riunitasi a Roma il 13 e 14 marzo 2009, ha approvato un documento (in allegato) che ribadisce la ferma contrarietà alla proposta di attribuire ai notai la competenza in materia di separazione e divorzio.
Tale proposta, ribadisce l’Assemblea dell’Oua, non sarebbe affatto a costo zero (l’onorario del notaio sarebbe a carico delle parti), non aumenterebbe minimamente l’efficienza e la celerità del sistema, anzi aggrava di un ulteriore passaggio una procedura che nella grande maggioranza dei tribunali è celere e semplice.
Infine, la proposta di introdurre convenzioni prematrimoniali (i famosi contratti di cui spesso si sente parlare a proposito dei matrimoni delle star) impone una grande attenzione rispetto alla formazione e alla deontologia di chi li redige per evitare la potenziale lesione dei diritti del coniuge più debole.
“Ancora una volta si cerca una scorciatoia sbagliata per affrontare un problema vero – commenta il presidente dell’Oua, Maurizio de Tilla – i conflitti che sorgono all’interno del nucleo familiare sono delicatissimi, non solo quando coinvolgono i figli. Si dovrebbe prevedere una forma di tutela molto professionale e specializzata, con procedure ad hoc particolarmente garantiste. Tutto ciò si potrebbe realizzare attraverso la costituzione del Tribunale della Persona o di Sezioni Specializzate. Siamo assolutamente favorevoli alla collaborazione con altre figure professionali come i notai e al loro più intenso coinvolgimento all’interno della giurisdizione, ma su diritti indisponibili come quelli legati alla famiglia, i cittadini hanno diritto ad un giudice togato e alla difesa tecnica garantita dagli avvocati”.
Roma, 17 marzo 2009

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