giovedì, luglio 30, 2009

OUA: da oltre un anno lo Stato non paga il “gratuito patrocinio”.


Roma, (Adnkronos) - L'Organismo unitario dell'avvocatura (Oua), in una nota, "si fa portavoce dell'enorme disagio degli avvocati italiani per l'inaccettabile comportamento dello Stato che ormai da oltre un anno ha bloccato, del tutto, i pagamenti delle parcelle per il cosiddetto 'gratuito patrocinio', in realtà si tratta di patrocinio a spese dello Stato".
"Si tratta di un atteggiamento gravissimo -commenta il presidente Maurizio de Tilla- comprendiamo le difficoltà dei conti pubblici ma queste non possono essere scaricate sugli avvocati, soprattutto in una fase di grave crisi economica come l'attuale".
"Solo il grande senso di responsabilità del mondo forense fa sì -sottolinea de Tilla- che venga garantito un servizio non solo costituzionalmente dovuto ma anche metro della civiltà' di un Paese".
Secondo l'Oua il problema "si aggraverà ulteriormente con l'estensione, recentemente prevista, del Patrocinio a spese dello Stato anche alle vittime dei 'reati sessuali'. Un diritto destinato a restare sulla carta o a pesare esclusivamente sulle spalle degli avvocati".
"Chiediamo che lo Stato saldi immediatamente i suoi debiti - conclude de Tilla - o, in subordine, consenta agli avvocati come previsto per le imprese di cedere i propri crediti alle banche. La situazione e' ormai insostenibile, in tutta Italia cresce la protesta e l'Oua, in attesa di verificare gli interventi del governo, si riserva ogni possibile iniziativa".

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