giovedì, settembre 24, 2009

GIUSTIZIA: ALFANO ALL'ANM, E' PARLAMENTO CHE FA LEGGI.


(AGI) - Roma, 23 set. - "Ho contabilizzato un numero infinito di pronunciamenti dell'Anm: i magistrati hanno diritto di esprimersi, ma la Costituzione dice che sono soggetti solo alla legge e la legge la fa il Parlamento". Lo ha dichiarato il guardasigilli, Angelino Alfano, intervenuto stasera alla presentazione del libro di Stefano Livadiotti 'Magistrati-L'ultra casta', sottolineando che "se vi e' l'indefettibile esigenza di riconoscere l'autonomia e l'indipendenza dei singoli magistrati, c'e' altrettanta indefettibile esigenza che chi vuole l'autonomia deve accettare che la Costituzione delimita le competenze e che il Parlamento e' sovrano e fa le leggi".
Il ministro della Giustizia e' quindi tornato sulla questione delle correnti in magistratura: "Il giudice deve essere indipendente, ma deve essere assolutamente libero dai condizionamenti del suo capo corrente" e "laddove vi e' da scegliere il magistrato per il vertice di un ufficio giudiziario, bisogna avere la certezza che il Csm scelga solo il piu' bravo e il migliore".
Nel nostro Paese, secondo Alfano, "vi e' un filone culturale che tende a far passare l'idea che tutti siano responsabili dei mali della giustizia, tranne i magistrati. Le cose cosi' non vanno, non tutta la responsabilita' e' delle toghe ma qualche battuta sul petto andrebbe fatta. Bisogna avere il senso di una squadra, con governo, magistratura, forze dell'ordine, una squadra che si chiama Stato".
"Non ho notizie che prima dei tagli le cose andassero meglio. Sono convinto che non c'e' un nesso di causalita' tra l'innesto di risorse e l'efficienza della giustizia

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