giovedì, giugno 17, 2010

Il prossimo 25 giugno è giornata di mobilitazione per l'Avvocatura.


GIUSTIZIA CIVILE, IL 25 GIUGNO INCONTRO NAZIONALE
A ROMA SULLA MEDIA-CONCILIAZIONE

OUA: TUTTA L’AVVOCATURA CHIEDE FORTI MODIFICHE

Maurizio de Tilla, (OUA): “Tutta l’avvocatura chiede forti modifiche alla mediaconciliazione. In assenza di risposte, sarà proposta l’astensione dalle udienze e non è escluso che gli avvocati si astengano anche dalle difese di ufficio e dalla difesa dei meno abbienti”.

L’Oua darà battaglia sul decreto legislativo sulla media-conciliazione. L’Avvocatura intera chiede che si intervenga e il 25 giugno è stato indetto un incontro a Roma per decidere le iniziative di protesta. Pronto l’articolato delle modifiche da apportare al decreto legislativo.

Per Maurizio de Tilla, presidente Oua, la Politica non può non ascoltare la voce e le ragioni dell’avvocatura: «Assistiamo ad un pasticcio legislativo che non migliorerà l’efficienza della nostra giustizia civile - ha spiegato – è necessario intervenire affinché vengano rettificati tutti quegli aspetti che rischiano di rendono questo nuovo istituto oltre che inutile anche dannoso per i cittadini».

« Gli avvocati non sono contrari alla conciliazione – ha continuato il presidente dell’Oua - ma non possiamo non denunciare l’emarginazione degli ordini forensi dal nuovo istituto. Per tutte queste ragioni abbiamo elaborato un articolato con le modifiche da apportare al decreto legislativo. I punti essenziali sono: presenza necessaria dell’avvocato, eliminazione dell’obbligatorietà della conciliazione, cambiamento del meccanismo dell’informativa e dell’annullabilità del mandato, proposta di conciliazione solo su richiesta delle parti, criteri chiari sulla competenza territoriale».

«Venerdì 25 giugno a Roma – ha concluso de Tilla - le rappresentanze forensi si incontrano a Roma per decidere le iniziative da adottare. Sarà proposta l’astensione dalle udienze e non è escluso che gli avvocati si astengano anche dalle difese di ufficio e dalla difesa dei meno abbienti. E protesteranno anche i giudici di pace che si aspettavano di essere destinatari della media-conciliazione per le controversie di propria competenza».

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