giovedì, ottobre 07, 2010

Specializzazioni, Oua: no al regime transitorio.


Il presidente dell'OUA, Maurzio de Tilla, critica la norma secondo cui sono previste deroghe agli esami in base all'anzianità.
In vista del congresso di Genova si ribadisce il "no" alla mediaconciliazione obbligatoria e si sollecita la riforma
"I numeri parlano chiaro: 230 mila avvocati e 40 mila patrocinanti in Cassazione, 90 mila futuri specialisti, 30 mila mediatori. Cifre che descrivono con precisione un esercito in continua crescita e in marcia alla ricerca di nuovi ambiti di mercato da conquistare, a scapito spesso della qualità e del rigore".
Così Maurizio de Tilla, presidente dell'Organismo Unitario dell'Avvocatura, sottolinea lo stato di crisi della professione di avvocato e la mancanza di concrete prospettive di miglioramento in assenza di interventi concreti, a partire dal ddl di riforma all'esame del Parlamento.
"Il buonsenso impone scelte legislative e normative nette e tempestive – spiega de Tilla – a partire dalla rapida approvazione della riforma forense, nel segno del rigore e dell'ammodernamento, all'esame del Parlamento. " necessario bloccare il processo inflattivo che colpisce gli avvocati e correggere gli errori del passato. La bussola da seguire è quella della terzietà, del rigore, della trasparenza e della qualità perché con i grandi numeri è impossibile essere adeguatamente selettivi".
Sulla stessa linea il giudizio sul nuovo regolamento sulle specializzazioni approvato dal Cnf: "Il sistema delle specializzazioni – aggiunge il presidente Oua - è benvenuto e deve avere come scopo principale l'alta preparazione degli avvocati. " impensabile, però, come previsto dal regime transitorio, specializzare, per anzianità, un numero enorme di avvocati (più di 90 mila nelle più rosee stime)".
L'Oua, quindi lancia alcune proposte in materia di riforma professionale: numero programmato o chiuso nelle facoltà di giurisprudenza; tirocinio e accesso rigoroso; revisione dei patrocinanti in Cassazione, modifica del regolamento sulle specializzazioni e sospensione del regime transitorio, effettività dell'esercizio della professione per l'iscrizione all'albo, eliminare la mediaconciliazione obbligatoria, riforma del giudice laico ed onorario.
Su questi temi l'Oua intende rilanciare il dialogo al prossimo Congresso Forense di Genova (25-27 novembre).

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