martedì, maggio 10, 2011

Giustizia: OUA, tavolo Alfano su conciliazione “escludente”.


ROMA (ANSA) - Ha un 'carattere escludente' il tavolo di confronto previsto per domani al ministero della Giustizia tra il Guardasigilli Angelino Alfano e alcuni presidenti degli ordini degli avvocati per trovare possibili soluzioni ai problemi lamentati sull'applicazione della conciliazione obbligatoria.
A denunciarlo e' l'Organismo unitario dell' avvocatura, che lamenta: all'incontro non sono stati invitati 'ne' l'Oua, ne' le associazioni forensi, ne' i 150 Ordini che hanno scioperato in questi mesi'.
E cio' avviene - fa osservare il presidente Maurizio de Tilla, 'nonostante il Tar del Lazio, su ricorso appunto dell'Oua e di altri Ordini e associazioni, abbia rimesso gli atti alla Corte Costituzionale per l'esame della questione di illegittimita' della obbligatorieta' della mediaconciliazione'.
L' Oua ritiene 'inaccettabile' che il ministro con la riunione di oggi non voglia riconoscere l'impegno e la protesta dell'avvocatura: '200mila avvocati hanno manifestato, con l'astensione dalle udienze e con due grandi incontri a Roma, la contrarieta' alla mediaconciliazione obbligatoria. In tutta Italia - prosegue de Tilla in una nota - si registrano assemblee di avvocati che chiedono al ministro Alfano di abrogare l' obbligatorieta' della mediaconciliazione che contrasta con gli articoli 24 e 77 della Costituzione e con l'articolo 47 della Convenzione dei diritti dell'Uomo'. L'iniziativa del Guardasigilli - secondo l'Oua - rischia di essere 'dettata dalla prossimita' della tornata elettorale, piuttosto che dal merito dei problemi avanzati in questi mesi'.
A pochi giorni dalle elezioni Alfano ha aperto un tavolo al quale ha invitato Paolo Giuggioli, Antonio Conte ed Enrico Sanseverino, rispettivamente presidenti degli ordini degli avvocati di Milano, Roma e Palermo.
'Evidenti ragioni di prudenza e di senso della misura imporrebbero agli illustri colleghi di non andare all'incontro. D'altronde - conclude de Tilla - l' Oua, 150 Ordini forensi, la quasi totalita' delle associazioni (Camere Civili, Aiga, Anf, Aiaf ed altre sigle forensi) hanno fortemente criticato il decreto numero 28/2010. Sono costoro i reali interlocutori della vicenda sulla mediaconciliazione'.

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