mercoledì, luglio 13, 2011

L’OUA DICE NO ALLA PROPOSTA DEL MINISTERO DI OBBLIGATORIETÀ A TEMPO PER LA MEDIACONCILIAZIONE.


L’Organismo Unitario dell’Avvocatura replica alle insistenti voci sulla prossima approvazione da parte Ministero della Giustizia di un decreto correttivo, che prevederebbe per la mediaconciliazione l’obbligatorietà solo per tre o cinque anni.
Per Maurizio de Tilla, Presidente Oua “è un artificio, l’ennesimo, del Ministero della Giustizia per cercare di dividere gli avvocati, che invece sono compatti nel chiedere l’eliminazione dell’obbligatorietà della mediaconciliazione che non può durare un giorno in più. Nessun decreto correttivo che prevede un’obbligatorietà per tre o cinque anni, e neppure per un solo mese, avrà il favore dell’avvocatura”.
L’Oua, quindi, ribadisce che i togati sono già stati compatti nel rifiutare la precedente ipotesi di “accordicchio” ministeriale che inseriva l’obbligatorietà della presenza dell’avvocato nei procedimenti di mediazione: “Lo scopo del Ministero – spiega il Presidente Oua - è quello di rappresentare gli avvocati come una corporazione la cui unica finalità è quella di tutelare interessi particolari. Ma abbiamo respinto al mittente la proposta del Ministero della Giustizia. Gli avvocati stanno facendo una battaglia a tutela della Costituzione e della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea, per una giustizia pubblica e di qualità. La richiesta è da sempre quella dell’eliminazione di costi e di ingiuste barriere di accesso al servizio giudiziario, nonché la contrarietà alla privatizzazione di un diritto ora svenduto a società di capitali con mediatori con una formazione inadeguata. Il nostro impegno è per l’eliminazione dell’obbligatorietà”.
Roma, 12 luglio 2011

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