venerdì, settembre 09, 2011

Topi al Tribunale Civile di Salerno: scatta la protesta.


Un nido di topi all’interno della sezione civile del tribunale di Salerno: chiusi immediatamente gli uffici, le udienze saranno celebrate in attesa della derattizzazione presso l’aula della Corte d’assise del settore penale.
La repellente scoperta è stata fatta mercoledì mattina da alcuni impiegati del tribunale cittadino che, recatisi presso gli uffici allocati all’interno del plesso della scuola Vicinanza che da anni ospita alcune sezioni del tribunale civile, hanno visto scorrazzare un’intera famiglia di ratti per i corridoi del palazzo di giustizia.
Sembra, infatti, che durante la pausa estiva nel corso della quale avvocati, personale giudiziario e impiegati erano al mare, un grosso ratto di sesso femminile abbia scelto proprio la struttura di corso Garibaldi per partorire ben dieci topini.
Inevitabile il disgusto del personale che si è rifiutato di lavorare in simili condizioni trasferendosi, quindi, presso il settore penale.
«La situazione, ormai al limite – tuona il rappresentante della Usb Pio Antonio De Felice – non è altro che il triste frutto di una paurosa assenza di prevenzione e di programmazione. Avvocati, magistrati e personale giudiziario, sono costretti ad operare in condizioni inaccettabili. Il plesso che ospita la sezione civile è privo di qualsiasi strumento di vigilanza e sicurezza, i locali sono sporchi e, per giunta sono rotti anche i condizionatori. La situazione diviene insostenibile in estate quando, all’interno degli uffici, la temperatura tocca anche i 35 gradi. Non è possibile andare avanti così senza alcun rispetto per la dignità dei lavoratori. Più volte abbiamo compulsato il Comune affinché intervenga ma nessuno, ad ora, si è mosso e la situazione diviene ogni giorno più insostenibile. L’episodio del nido di topi è stata solo la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso».
Ieri, dunque, il plesso che ospita le sezioni civili del tribunale era chiuso: tutte le udienze sono state celebrate presso la sezione penale in attesa del completamento delle operazioni di derattizzazione.
L’attuale situazione ambientale, la penuria di personale e la carenza di struttura non mettono quindi i lavoratori nelle condizioni di poter operare nel miglior modo possibile. E, se la situazione è drammatica presso il settore civile, le cose non vanno meglio presso quello penale.
Molti locali, di entrambe le strutture, sono stati ricavati in spazi sottratti ai corridoi, privi di punti di luce naturale e con l’aria che arriva dall’esterno mediante un’apertura situata in un angolo della controsoffittatura, per cui fa molto freddo d’inverno e molto caldo in estate.
Le stanze, spesso, si susseguono l’una nell’altra, divenendo oltre che luogo di lavoro anche luogo di passaggio per cui regna sovrana la confusione a scapito dell’efficienza.
La struttura ove è collocato il tribunale, è ampiamente insufficiente a contenere tutti gli uffici giudiziari, per cui una parte di essi sono dislocati in diversi punti della città creando difficoltà agli operatori e agli utenti.
Alcuni depositi, dove sono conservati i reperti di reato, sono in condizioni sanitarie inaccettabili (sporchi, pieni di insetti e topi) per cui chi vi entra per lavorare è a rischio infezioni. L’intera struttura, inoltre, è sovraccarica di uffici per cui è costretta a reggere un peso che va aldilà delle capacità concepite all’epoca della costruzione.
Davvero non si sa fino a che punto possa resistere.
Buona parte di questi problemi potrebbero essere risolti con la nuova cittadella giudiziaria in costruzione nella zona dell’Irno ma i lavori vanno molto a rilento per cui non si sa quando la struttura verrà ultimata

tratto dal sito: http://www.cronachesalerno.it/

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