lunedì, luglio 30, 2012

Giustizia: in Cdm misure per ridurre tempi processo amministrativo.

(ASCA) - Roma, ''Su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, il Consiglio ha approvato alcune integrazioni e modifiche al codice del processo amministrativo (decreto legislativo n. 104 del 2010)''.
E' quanto si legge nella nota di palazzo Chigi diffusa al termine del Consiglio dei ministri, tenutosi venerdì scorso (27 luglio 2012).
''Le modifiche, predisposte sulla base del progetto redatto da una apposita Commissione speciale istituita presso il Consiglio di Stato e composta da magistrati amministrativi, ordinari, avvocati dello Stato, esponenti dell'Accademia e del libero foro, sono necessarie per rendere piu' funzionali gli istituti processuali e ridurre i tempi dei processi. Le novita' principali sono tre: 1) Competenza del giudice amministrativo - si conferma il principio secondo cui il difetto di competenza territoriale (che si verifica quando l'organo giudicante non ha la legittima autorita' a compiere un atto) puo' sempre essere rilevato d'ufficio. Si introduce poi la possibilita' di eccepire il difetto di competenza con una richiesta espressa rivolta al giudice entro un tempo determinato. La misura e' finalizzata a ridurre i tempi dei processi. 2) Chiarezza e sinteticita' degli atti processuali e specificita' dei motivi - il decreto legislativo modifica alcuni termini processuali per renderli piu' coerenti con il sistema processuale, precisa quali regole si applicano ai mezzi di impugnazione (e in particolare all'appello cautelare) e, infine, chiarisce il rapporto tra le sezioni semplici e l'adunanza plenaria del Consiglio di Stato. 3) Adeguamento a sentenze costituzionali - Infine, sia in materia di giudizi elettorali che con riguardo alle impugnazioni delle sanzioni irrogate dalla Consob, il testo del Codice e' stato adeguato a recenti pronunce della Corte costituzionale'', conclude la nota.

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