mercoledì, ottobre 10, 2012

Preventivo su richiesta: Governo battuto alla Camera.

Preventivo su richiesta, riserva di consulenza stragiudiziale e niente socio di capitale. Il governo è stato battuto alla Camera nelle votazioni sugli emendamenti alla proposta di legge di riforma della professione forense.
L'Esecutivo, infatti, aveva presentato un emendamento soppressivo dell'articolo 13 (Conferimenti dell'incarico e tariffe professionali), che è stato respinto. Il sottosegretario alla Giustizia, Salvatore Mazzamuto, aveva definito l'articolo “in assoluto contrasto” con i principi previsti dal decreto legge 1/2012 (riforma delle professioni) e dai decreti ministeriali sui cosiddetti parametri.
Se le cose rimarranno così, dunque, gli avvocati dovranno rendere il preventivo solo su richiesta del cliente e non obbligatoriamente in tutti i casi in cui assumono un incarico professionale. E sul fronte delle tariffe, i parametri tornano ad essere dei criteri orientativi nei rapporti con i clienti.
Ma non finisce qui, perché il CNF potrà esprimere un proprio parere sulla congruità o meno del compenso richiesto dal professionista. Al consiglio dell’ordine, invece, va il potere di tentare un conciliazione nei casi di controversie sul quantum.
L’Aula respinge anche il socio di capitale nelle società tra professionisti. In ultimo, passa la “riserva” di consulenza legale stragiudiziale per tutte le materie connesse all’attività giurisdizionale e se esercitata in maniera sistematica e continuativa.

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