domenica, novembre 25, 2012

Le modifiche, probabili, che saranno apportate al DM sui parametri.

Questi in sintesi gli interventi correttivi che il Governo si propone di apportare al D.M. 140/2012: a) aggiunta (per tutte le professioni) delle spese forfettarie liquidate nella misura compresa tra il 10% e il 20% del corrispettivo; b) eliminazione (per tutte le professioni) della valutazione negativa da parte dell’organo giurisdizionale dell’assenza di prova della mancata consegna del preventivo di massima; c) introduzione di un parametro numerico per la liquidazione dell’attività stragiudiziale, consistente nella percentuale compresa tra il 5% e il 20% del valore dell’affare.
Con specifico riferimento all’attività dell’avvocato, sono ancora previsti: d) introduzione di un possibile incremento del compenso nel caso di assistenza stragiudiziale nel procedimento di mediazione; e) introduzione di un possibile incremento del compenso liquidato giudizialmente a carico del soccombente costituito, quando le difese della parte vittoriosa siano risultate manifestamente fondate; f) possibilità di aumento anche oltre il doppio nel caso di assistenza di più parti; g) soppressione della riduzione del 50% del compenso nella liquidazione delle prestazioni svolte a favore di soggetti in patrocinio a spese dello Stato e del compenso per l’assistenza d’ufficio a minori; h) introduzione di due ulteriori scaglioni per le controversie di valore superiore ad euro 1.500.000,00: a) 1.500.001,00 – 5.000.000,00, b) oltre 5.000.000,00; i) introduzione della voce «studio» nella fase esecutiva (sia mobiliare che immobiliare) che contiene valori corrispondenti al 35% - 50% degli importi previsti per la voce «procedimento»; l) incremento (in misura oscillante tra il 30% - 50%) di tutti i valori previsti per il procedimento per ingiunzione e per il precetto; m) previsione della nuova fase di investigazione relativamente all’attività giudiziale penale, a cui corrispondono valori pari a circa il 70% di quelli previsti per la fase istruttoria davanti all’autorità giudiziaria.

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