martedì, novembre 27, 2012

SODDISFAZIONE DELL’AVVOCATURA PER L’INAMMISSIBILITÀ DEGLI EMENDAMENTI AL DL SVILUPPO PER LA REINTRODUZIONE DELL’OBBLIGATORIETÀ ALLA MEDIAZIONE.

PER L'OUA E' STATO SVENTATO L’ULTIMO COLPO DI MANO, TUTELATA LA DECISIONE DELLA CONSULTA CHE HA BOCCIATO L’OBBLIGATORIETÀ DELLA MEDIAZIONE.
L’OUA HA INOLTRE CHIESTO DA TEMPO AL MINISTRO SEVERINO CHE SI APRA UN CONFRONTO CON L’AVVOCATURA PER TROVARE SOLUZIONI RAGIONEVOLI PER IMPLEMENTARE UNA MEDIACONCILIAZIONE VOLONTARIA E DI QUALITÀ, ANCHE PARTENDO DALLE DECISIONI DEL RECENTE CONGRESSO FORENSE DI BARI.
L’Organismo Unitario dell’Avvocatura (Oua) ha espresso soddisfazione per la dichiarazione di inammissibilità degli emendamenti al Dl Sviluppo che proponevano la reintroduzione dell’obbligatorietà della mediazione, già bocciata dalla Consulta dopo un ricorso presentato dall’Oua e da diversi ordini forensi.
Per l’Oua è stato sventato l’ultimo colpo di mano delle lobby della privatizzazione della macchina giudiziaria, è stata così tutelata la decisione della Consulta che aveva bocciato l’obbligatorietà della mediazione.
Un istituto che ha chiari profili di incostituzionalità non solo per l’eccesso di delega, ma anche ma anche per l'onerosità della stesso, per la mancanza di indipendenza delle camere di conciliazione private, per l’inidoneità di gran parte dei mediatori, per la speculazione che si è scatenata nel settore, per gli ostacoli all'accesso libero del cittadino alla giustizia, per le gravi ripercussioni sul giudizio successivo, anche considerato che nel 90% dei casi la parte non compare o la conciliazione ha insuccesso.
Questo meccanismo, obbligatorio e costoso, unico in Europa, è, oltretutto, ancora sub judice della Corte di Giustizia Europea.
Una decisione di segno opposto del Parlamento sarebbe stato un vero e proprio abuso.
L'Oua chiede, quindi, che si riparta, invece, dalle decisioni del Congresso Forense di Bari, tenutosi questo fine settimana per trovare soluzioni ragionevoli per implementare davvero una media-conciliazione volontaria e di qualità.
Infine un invito rivolto al Ministro Severino affinché si apra urgentemente un confronto con l’avvocatura. Roma, 27 novembre 2012

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