lunedì, gennaio 14, 2013

ELEZIONI, OUA: UN’AGENDA DI PRIORITÀ PER USCIRE DALLA CRISI ENDEMICA DELLA GIUSTIZIA ITALIANA.

L’OUA AVVIA UN FITTO CALENDARIO DI INCONTRI CON LE FORZE POLITICHE. L’ORGANO DI RAPPRESENTANZA POLITICA DEGLI AVVOCATI NELLE PROSSIME SETTIMANE ELABORERÀ UN’AGENDA GIUSTIZIA ANCHE SULLA BASE DELLE MOZIONI APPROVATE AL RECENTE CONGRESSO FORENSE DI BARI, CHE VERRÀ PRESENTATA AI DIVERSI SCHIERAMENTI ELETTORALI. 
Il neo Presidente Nicola Marino e la Giunta hanno delineato, nella prima riunione tenutasi lo scorso fine settimana (11 gennaio), le prime attività di immediata esecuzione dell’Oua.
L’attuale momento elettorale deve essere utilizzato per la concreta interlocuzione con la politica, cui sottoporre le questioni non solo dei punti critici della riforma della professione appena approvata (accesso, giovani, rappresentanza, previdenza) ma anche dei rimedi alle attuali gravi carenze della giustizia civile e penale (eccessiva durata dei processi, costi, qualità, geografia giudiziaria, carceri), temi per i quali l’Avvocatura ha e rivendica un ruolo centrale, che l’Oua vuole, con decisione, portare avanti, con i modi e quell’unità di intenti che la classe forense ci ha rassegnato al Congresso di Bari.
L’Organismo politico, con i contributi di tutte le componenti, Ordini ed Associazioni, si appresta dunque a dettare l’Agenda Giustizia, avviando da subito una interlocuzione con tutti gli schieramenti impegnati nella prossima campagna elettorale, per prospettare il punto di vista dell’Avvocatura sulla base delle mozioni approvate nel recente Congresso Nazionale di Bari.
“Per fare ciò - dichiara il Presidente Marino - occorre il contributo di tutti: nessuno può andare da solo perché il Congresso di Bari ha indicato una linea chiara che l’OUA intende rispettare e portare avanti”.
Sarà dunque particolarmente importante la prossima Assemblea dell’OUA, fissata per il 18 gennaio, dedicata a questi temi, nella quale anche Ordini e Associazioni potranno esprimere le proprie indicazioni, in vista di una linea che non può che essere necessariamente unitaria e condivisa.
Roma, 14 gennaio 2013

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