lunedì, gennaio 14, 2013

Vaticano, monito alla Cassazione: ” no alla mercificazione dei bambini!”

Qualche giorno fa, la Corte di Cassazione – rigettando il ricorso presentato da un padre musulmano contro la Corte d’appello di Brescia e confermando l’affido esclusivo di un figlio minorenne ad una donna che convive con la compagna – ha emesso una sentenza definita “storica” (almeno secondo il parere dell’ArciGay).
La Suprema Corte ha, infatti, affermato che non devono esistere pregiudizi sull’adozione di minori da parte di coppie omosessuali ed ha stabilito che un bambino può crescere bene, ed in maniera equilibrata, anche all’interno di una “famiglia” omosessuale.
La sentenza 601/2013, ovviamente, non è passata inosservata ed ha, immediatamente, alzato un polverone e non s’è fatta attendere troppo la reazione del Vaticano. Dai microfoni dell’emittente Radio Vaticana, l’arcivescovo mons. Vincenzo Paglia (Presidente del dicastero vaticano per la famiglia), pur non facendo riferimento diretto alla sentenza della Suprema Corte, ha affermato che consentire l’adozione alle coppie omosessuali, significa considerare il bambino come una merce.
“I bambini, ha sottolineato il Vescovo, devono venire al mondo e crescere, all’interno di una famiglia “ordinaria”, composta cioè da un padre e da una madre”.

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