mercoledì, ottobre 02, 2013

ANAI, De Tilla: "assurdo concentrare il contenzioso con le imprese in pochi tribunali".

Così l'Associazione Nazionale Avvocati Italiani. “Dopo la soppressione di 30 Tribunali e 220 Sezioni distaccate il Governo sta lavorando ad una ulteriore idea geniale: svuotare il lavoro di gran parte dei Tribunali e concentrare solo in pochi uffici giudiziari tutte le controversie con le imprese sulle transazioni commerciali” ha dichiarato il presidente dell’Associazione nazionale avvocati italiani Maurizio De Tilla.
 “I Tribunali si riducono a tre (Milano, Roma e Napoli) – ha sottolineato De Tilla – per tutte le controversie rientranti nelle materie di competenza del Tribunale delle imprese che coinvolgono società con sede principale all’estero, anche se con rappresentanza stabile in Italia. Un’operazione diabolica, quella prefigurata nel Piano “Destinazione Italia”, che priva ulteriormente i cittadini del riconoscimento dei propri diritti dirottati in pochi uffici giudiziari (i più grandi) che sono in gran parte sovraffollati e distanti. Inoltre, nel tentativo di accelerare i tempi della giustizia si toglie la obbligatorietà di assistenza legale nella procedura di mediazione e si introduce l’istituto di origine polacca di sentenze con motivazione su richiesta con immediato pagamento del contributo per l’appello ed impegno all’impugnativa. Siamo alla lucida follia di un pseudo architetto della nuova giustizia che non conosce l’importanza della difesa dell’avvocato né la natura di un processo che si conclude con una sentenza che va sempre motivata a prescindere dall’appello, con un costo che rientra nei costi del grado di giudizio che si esaurisce e completa con la determinazione giudiziale”.
Con “Destinazione Italia” il Governo Letta si vanta di aver messo in atto misure per diminuire il contenzioso, ma Anai denuncia che le cose non stanno così.
  “Nel documento – ha concluso De Tilla – si dice che il “Decreto del fare” ha introdotto una serie di misure per diminuire il numero dei procedimenti giudiziari in entrata. Fra queste figure c’è la mediaconciliazione obbligatoria (che è già fallita una volta). Il Governo prevede che nei prossimi cinque anni si abbatterà il contenzioso civile e si porterà ad un impatto totale di maggiori processi definiti (più di 950.000), minori sopravvenienze (100 mila in meno) e minori pendenze complessive (oltre 1 milione in meno). Dati inventati e non credibili”.

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