giovedì, gennaio 23, 2014

AIGA: RELAZIONE CANCELLIERI NON CONVINCE!

(AGENPARL) – Roma, 22 gen - La relazione annuale sull’amministrazione della Giustizia che il ministro Annamaria Cancellieri ha presentato martedì alla Camera non convince i giovani avvocati. Nicoletta Giorgi, presidente di AIGA, associazione italiana dei giovani avvocati, commenta: “L’intervento alla Camera dei Deputati del Ministro Cancellieri in merito allo stato di salute del sistema Giustizia dimostra l’intenzione di procedere sulla strada tracciata fino ad ora senza che le costanti e numerose critiche sollevate da chi opera nel diritto abbiano in alcun modo scalfito l’originario progetto, unilateralmente intrapreso”.
Nel suo intervento il Ministro Cancellieri ha segnalato come dato positivo “un calo delle pendenze rispetto al 2012, per tutti i gradi di giudizio, del 4%, che arriva al 6% in corte di appello; nonché la riduzione del 20% in tema di ricorsi in materia di equa riparazione per l’irragionevole durata dei processi”.
Secondo AIGA però questo dato nasconde una realtà ben diversa: “I numeri dei procedimenti in diminuzione – spiega infatti Nicoletta Giorgi – sono solo il risultato di un accesso alla giustizia sempre più difficile per il cittadino e questo per la giustizia è una vittoria di Pirro che non serve a nessuno”.
“Nessun passo indietro o dimostrazione di apertura sui disegni di legge collegati alla legge di stabilità 2014 – continua Nicoletta Giorgi -. Il ministro ritiene che la semplificazione delle forme processuali per le controversie non connotate da complessità e una sentenza priva di motivazione siano “misure di ordine processuale e sostanziale per il recupero dell’efficienza del processo di cognizione mentre si rende sempre più urgente una riforma complessiva del sistema giustizia”.
Accanto a tali dichiarazioni, “quanto più lontane dalla consapevolezza delle dinamiche giudiziarie”, si leggono attestazioni ottimistiche sui servizi telematici: deposito di atti e pagamenti telematici vengono indicati una realtà d’uso quotidiano: “Invece – sottolinea Nicoletta Giorgi – i dati forniti dal ministero della giustizia a novembre 2013 danno atto di un attuale utilizzo del processo telematico molto ridotto e con depositi telematici verificati solo su 8 corti d’Appello su 29 e in 51 tribunali su 140!“.
“D’altronde se il ministro Cancellieri dichiara che dal 30.06.2014 il processo telematico sarà obbligatorio per legge per tutti i procedimenti monitori, anziché per tutto il procedimento civile, di cui la fase monitoria è solo una possibile parte rivolta al recupero credito e già oggetto di sperimentazione telematica ormai da anni – conclude Nicoletta Giorgi – si comprende purtroppo la mancanza di una visione chiara e consapevole di quanto accade nei tribunali d’Italia”.

Nessun commento: