giovedì, gennaio 16, 2014

Assemblea OUA: la verità umiliata!

Giusto o sbagliato che sia. Tra confusione ed indignazione, cristi in croce e barabba, mummie, statue di cera, nuovi e vecchi lenoni, gente vera punta nella carne viva: Io c'ero. Ho partecipato.
Non può più essere tollerato che tutto venga travolto mentre si celebrano i soliti ammuffiti riti collettivi di una avvocatura barocca, o peggio, bizantina.
Qualcuno dei colletti imbiancati mi ha detto che per poter parlare ad un congresso bisogna avere i voti. Mi sembrava di sentire quei vecchi capibastone DC che rastrellavano preferenze pagando le bollette della luce e del gas nelle varie periferie del nostro terzo mondo.
La verità è che non siamo una classe ma classisti. Abbiate il coraggio di dirla la verità: che aspettate indifferenti di vedere cadere la testa del foro "proletario", di cui avete ingrossato le fila per farvi votare in massa e falsamente legittimare e che oggi sacrificate sull'altare della cd. crisi.
Godetevi lo spettacolo d'arte varia della deriva dei paria in giacca e cravatta ma abbiate almeno il buongusto di sopportatene in silenzio i lamenti. L'indignazione è una cosa seria.
State tranquilli. Passerà e voi sarete ancora lì col culo sul nulla travestito da qualsiasi cosa dalla vostra retorica stantìa, dai vostri sorrisi compiacenti, dalle vostre strette di mano distratte mentre non vi ricordate il nostro nome, dalla vostra demagogia da preti senza vocazione, spese nel fumo di un'ottuso uditorio d'osteria dove si passa dopo essere stati al postribolo.

Avv. Rosario Santella

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