domenica, ottobre 09, 2016

Riflessioni sparse sul Congresso di Rimini.

Di ventennio in ventennio cambia l'assetto dell'avvocatura. Di ventennio in ventennio cambia anche la consistenza della nostra tonicità muscolare, e il nostro aspetto.
Ci abbiamo messo 70 anni per fare una riforma della Legge Forense. Ci rivediamo tra settanta anni: io avrò appena 130 anni, un giovanottino…..
Suicida l'OUA, assassinato il sogno della piccola media borghesia all'assalto del castello dell'Avvocatura, dove si sono asserragliati non i Templari dell'avvocatura, come qualcuno pensa, ma altri piccoli medi borghesi più veloci e più scaltri.
Restano fuori, come nel Medioevo, i meno abbienti, le teste pensanti, i non allineati.
I castelli però possono essere assediati: la comunicazione è essenziale e si fa sui social, sui blog, su internet.
L'Italia è abituata agli invasori, e a quelli che salgono sul carro dei vincitori.
Ma gli italiani, gli avvocati italiani, nel loro individualismo, hanno anche il DNA della ostinata contraddizione.
Come è finita poi con il tema del Congresso? Se non sbaglio era "La giustizia fuori dal processo": ah no, era "Gli avvocati fuori dai coglioni".
Avv. Giuseppe Caravita

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