martedì, novembre 15, 2016

CONSIGLI AD UN GIOVANE AVVOCATO.

Lascia perdere, siamo troppi. Ci vuole il numero chiuso all'Università. Ma tanto questo problema tu lo hai superato.
Esami più difficili, ma anche questo, se sei avvocato, non è più un problema tuo. Lascia perdere, non si guadagna.
E' vero, c'è una crisi che morde, e le classi borghesi ne stanno pagando il conto, e anche pesantemente. Lascia perdere, non c'è lavoro.
E allora perchè c'è questa guerra per essere presidenti, consiglieri, avvocati in generale? Dove non c'è acqua non c'è vita.
Cosa vuol dire, che siamo una massa di imbecilli che per puro masochismo dà il cuore e la testa, senza portare a casa denaro? Il lavoro c'è. Bisogna vedere chi lo piglia.
Bisogna che ognuno faccia il suo, e che gli avvocati - schiavi siano aboliti. Io voglio le società di capitali.
Qualcuno mi deve spiegare perchè da un lato si pretende purezza e doti virginali, e dalla altra parte impazzano le cripto società organizzate dalle banche, dalle assicurazioni.
Qualcuno mi deve spiegare perchè ci sono studi con 60 avvocati, di cui 59 stipendiati e uno milionario.
Qualcuno mi deve spiegare perchè le mediazioni possono essere gestite in forma societaria, e gli affari legali no. E comunque, non è questo il punto.
Ti hanno fatto arrivare sino ad avere il titolo di avvocato. Sei un avvocato.
Non ti fare incantare, e vai dritto per la tua strada.
Uno come te, Avvocato, una volta giovane. Fummo quello che siete, sarete quello che siamo.

Avv. Giuseppe Caravita

L'appello civile "motivato" (Corte Appello Napoli sent. 30.03.2016).

mercoledì, novembre 09, 2016

Cassazione Civile: no alla liquidazione automatica del danno da "fermo tecnico" (sent. 18773-2016)

Ocf, coordinatore entro il 20 novembre.

Completata la lista dei candidati alla guida dell’Organismo congressuale forense. Tutti gli ordini degli avvocati hanno infatti eletto i propri rappresentanti che correranno per far parte dell’Ocf.
In campo sono scesi i presidenti dei Coa, segno che il nuovo «sindacato» degli avvocati sarà appannaggio degli ordini territoriali, che già con l’Agorà istituita dal Consiglio nazionale forense avevano cominciato a guadagnare posizioni nella definizione della linea politica dell’avvocatura.
Con le associazioni forensi che, dopo la cancellazione dell’Oua, sembrano ora ai margini della categoria, e saranno consultate «ove ritenuto» dall’Ocf.
Prova ne è il fatto che i presidenti di Consigli dell’ordine degli avvocati in corsa per far parte dell’Ocf sono 26 su un totale di 51 candidati: oltre la metà.
Da ricordare che la sola carica incompatibile con quella di presidente di Coa è quella di coordinatore dell’Organismo.
 I candidati forti per la guida dell’Ocf sembrano essere Sergio Paparo, presidente del Coa di Firenze (tra i promotori dell’organismo), e Alessandro Vaccaro, alla guida del Coa di Genova.
In corsa, però, anche Mauro Vaglio, presidente dell’Ordine di Roma, che candida pure tesoriere (Antonio Galletti) e segretario (Pietro Di Tosto), Armando Rossi, alla guida dell’Ordine di Napoli, e Francesco Greco, presidente del Coa di Palermo.
In lizza, inoltre, i presidenti delle Unioni territoriali, Sandro Callegaro (Unione Emilia Romagna), Antonio Rosa (ex presidente Unione Triveneto e coordinatore del coordinamento dei Coa), Giovanni Malinconico (presidente Unione Lazio).
Intanto, quanto alla data delle elezioni dell’Ocf, il 21 e 22 ottobre si è riunito il coordinamento dei Coa e delle Unioni territoriali forensi, che hanno messo a punto una bozza di regolamento dell’Ocf e indicato come data papabile per le elezioni quella del pomeriggio del 18 novembre o, al più tardi, la mattina del 19.
La bozza di regolamento messa a punto dal Coordinamento degli ordini prevede la pubblicazione, sul sito dell’Organismo, dei dati relativi alla presenza e alla partecipazione dei singoli componenti alle adunanze dell’Ocf.
L’Organismo è convocato dal coordinatore almeno una volta al mese e in ogni caso in cui vi sia necessità o urgenza.
L’ordine del giorno viene inviato anche al Cnf e alla Cassa forense e ai consigli dell’ordine.
Il coordinatore è nominato dall’Ocf nella prima adunanza a maggioranza semplice, coordina i lavori dell’ufficio di presidenza del Congresso nazionale forense, ha la rappresentanza legale, presiede le adunanze, ha la direzione delle attività e si confronta con i componenti dell’ufficio di coordinamento.

Gabriele Ventura