mercoledì, febbraio 15, 2017

L’avvocatura dei Presidenti e dei Consiglieri.

C'era una volta l'avvocatura, fatta di personcine brave e preparate. Poche, rispetto alla popolazione, e per questo si trattava di una categoria facoltosa.
Ma il potere solleticava molte persone: gli avvocati, infatti, erano organizzati in consigli, e come si sa chi fa parte di un consiglio deve essere chiamato consigliere.
Per non parlare poi di chi doveva presiedere il consiglio, che per forza di cose doveva essere chiamato presidente.
Per poter chiamare un po' tutti consiglieri e presidenti, furono create commissioni, sicchè crebbero i presidenti (di commissione) e comparirono i componenti della commissione per lo studio del diritto comparato dello stato di Quark.
La corsa alle nomine era ormai inarrestabile: e nelle aule di udienza, era tutto un sussieguoso dispiegamento di presidenti e consiglieri, che si ossequiavano gli uni con gli altri. Ma non bastava.
Occorreva la plebe festante: e così il numero degli avvocati fu aumentato a dismisura, e furono ammessi tra i corridoi dei tribunali persone che mai e poi mai sarebbero diventati presidenti o consiglieri.
Raggiunto lo straordinario numero di 250.000 avvocati, i consessi presidenziali e consiliari appoggiarono, esternamente, la voce che si, forse 250.000 erano troppi.
Nacque una bella polemica: erano i controllori che dovevano controllare, o i controllati che non dovevano approfittare della distrazione dei controllori?
Gli abbiamo dato un dito, si prendono tutto il braccio, poffarbacco... Come sta finendo lo vedete tutti quanti.
Semplicemente non si capisce più niente. Clienti che ci odiano, commissioni disciplinari stracariche di arretrato, consigli che non vengono rinnovati, regolamenti elettorali al vaglio della magistratura amministrativa.
E' stato bello. Lo sarà ancora, anche se qualcuno si accanisce a fare cose che io, personalmente, non capisco: vogliono giocare a chiamarsi presidenti tra di loro.
Facciano. A me basta che continuino a chiamarmi Avvocato, perchè quello sono e quello so fare.
Rispettosamente Vostro.
Avvvocato Giuseppe Caravita di Toritto 
Uno di duecentocinquantamila

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