domenica, febbraio 18, 2018

Inidoneità dell’azione e reato impossibile.

"Correttamente la sentenza, per escludere la fattispecie del reato impossibile, ha ipotizzato che il controllo del passaporto potesse essere eseguito da un addetto non particolarmente diligente: in effetti, la valutazione dell'inidoneità assoluta dell'azione che dà luogo al reato impossibile dev'essere fatta ex ante, vale a dire sulla base delle circostanze di fatto conosciute al momento in cui l'azione viene posta in essere, indipendentemente dai risultati, e non ex post (Sez. 2, n. 36631 del 15/05/2013 - dep. 06/09/2013, Procopio, Rv. 257063), mentre è esclusa la configurabilità del reato impossibile qualora la difformità dell'atto dal vero non sia riconoscibile ictu oculi, in base alla sola disamina dell'atto stesso (Sez. 5, n. 36647 del 04/06/2008 - dep. 24/09/2008, Vena, Rv. 241302).
In definitiva, la motivazione della sentenza impugnata dimostra che un controllo superficiale del documento ben avrebbe potuto non permettere all’operante di accorgersi che la donna che esibiva il documento non era quella raffigurata nella fotografia".

Cass. Penale Sez. I - sent. num. 7214/2018 Presidente e Relatore: ROCCHI ; Data Udienza: 02/02/2018 – ric. BORRI.

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